LE MENZOGNE
LA "LIBERAZIONE DI ACQUI"
Un'altra verità storica da ricostruire
Odoardo Zenesini
Sempre per ristabilire la verità su un
altro pezzetto di storia, adattata, come sempre, ad "usum delphini"
dai soliti storici partigiani, riportiamo quanto ha scritto il nostro presidente
Zenesini, allora giovane ufficiale addetto al Comando di Divisione su quanto
avvenuto tra il 23 ed il 27 aprile 1945 ad Acqui.
E’di moda lanciare l'invito a contribuire a scrivere
la "Vera Storia" del periodo 1943 - 1945. Vorrei dare anch'io
il mio piccolo contributo precisando quanto ho potuto costatare in prima
persona.
Mi riferisco alla pubblicazione dell'ANPI d'Alessandria
uscita in occasione della "Chiusura del cinquantenario della liberazione",
e precisamente a quanto descritto nelle pagine dal 90 al 109. Sono descritti
i fatti verificatisi nei giorni antecedenti e seguenti il 25 aprile 1945
ad Acqui.
Desidero portare il mio contributo dato che in questa
pubblicazione è precisato a pagina 90: " ... l'intero episodio
del 23 aprile 1945, che considero importante per la storia locale partigiana,
va così inquadrato e rettificato,”
E' da premettere che nei giorni dal 25 al 29 aprile
1945 la Divisione Fanteria di Marina SAN MARCO operò il trasferimento
di tutte le sue forze dalla Liguria al Po, e Acqui costituì solo
un punto di passaggio sull'itinerario stabilito. Il Comando di Divisione,
secondo il piano di trasferimento, sostò in Acqui solo nei giorni
25-26-27 aprile, trasferendosi poi a Valenza.
Questo premesso è da precisare che il giorno
23, e così pure il 24 aprile il Generale Farina era al Comando di
Divisione in Altare e non in Acqui. Lo posso affermare con sicurezza dato
che io sono stato al suo fianco fino al 29 sera, quando il Generale fu
trattenuto in Prefettura ad Alessandria.
In Acqui il Comando di Divisione con il Generale
Farina, ed io con lui, giunse alle ore 6,15 del 25 aprile e si attestò
all'Hotel Terme. Quanto sopra e la descrizione di quanto segue è
riscontrabile nel Diario Storico della divisione, scritto, allora, giorno
per giorno, e quindi non confutabile per quanto riguarda le date, e riportato
dalla pagina 479 in poi del I° volume dei tre: "SAN MARCO ...
SAN MARCO - Storia di una Divisione".
Il primo incontro in Acqui presso il Comando di
Divisione e la presentazione dell'ultimatum da parte delle forze partigiane
avvenne non il 23 ma il 25 aprile alle ore 16 (opera citata, I° vol.
pag. 485). Esatto il testo dell'ultimatum riportato anche fra i documenti
della Divisione (idem II° vol. pag. 1300).
Ultimatum che porta l'ora della scadenza (ore 17),
ma non il giorno, fatto un poco strano per un documento così importante.
L’incontro con il Vescovo di Acqui è avvenuto
alle ore 11 del 25 aprile, e non prima, e in quell'occasione il Generale
Farina precisò che la SAN MARCO "se attaccata, agirà
duramente sulla città" (idem I° vol. pag. 485) quindi senza
alcuna minaccia di "difendere la città casa per casa, porta
per porta, finestra per finestra ", come riportato a pagina 92 del
testo ANPI. Altro chiarimento comporta l'affermazione riportata a pagina
96 del testo ANPI, e precisamente "Il 24 aprile 1945 alle ore 8 circa
"Flori", Floriano del Sala, alla testa di un plotone di partigiani,
entra nella città di Acqui, insediandosi al Comando di Polizia,
sulla piazza principale alla destra per chi guarda l'Hotel delle Terme."
Forse, vuol dire il 28 aprile 1945. Dato che fino al pomeriggio del 27
all'Hotel Terme c'è stato il Comando Divisione. A ulteriore conferma
di questo dato riporto un fatto di cui fui protagonista involontario: alle
ore 7 circa del 26 aprile io, che ero alloggiato all'Hotel Terme, visto
che era tutto tranquillo, azzardai fare due passi lungo la strada per Lussito
e alla seconda o terza curva m'imbattei in un gruppo di partigiani, una
cinquantina circa, che scendevano verso Acqui. Fu sufficiente la mia affermazione,
fatta a chi mi si avvicinò: "Qui ci siamo ancora noi"
perché, dopo un breve consulto con i suoi, ordinasse il dietrofront.
In Acqui restammo ancora noi fino al 27 aprile, e solo alle ore 14 il comando
di Divisione si trasferì a Valenza (ibid. I° vol. pag. 492).
Sempre il 27 aprile alle ore 9.30 vi fu un incontro
tra il Generale Farina e un Maggiore britannico Johnston sempre nell'Hotel
Terme (Ibid. I° vol. pag. 495), fatto non riportato nel testo ANPI:
Sempre per la "Storia Vera", che si desidera
che emerga, sarebbero da rettificare le tre "dichiarazioni pro veritate"
riportate nelle pagine 100 - 106 del testo ANPI per cui i fatti riportati
in data 23 aprile 1945 dovrebbero essere trasferiti al 25 aprile e seguenti.
La memoria a 30 e più anni di distanza può presentare qualche
lacuna, mentre il Diario Storico della SAN MARCO, scritto giorno per giorno,
non può essere messo in dubbio.
Colgo l'occasione per proporre un'ulteriore errata
corrige. Sulla "Stampa" del 12 luglio 1998 viene riportata a
pag. 18 una fotografia di un reparto di partigiani con la didascalia: "
... l'entrata dei partigiani a Acqui Terme il 26 aprile '45". Forse
la data va corretta in 28 aprile o 29, dato che fino al 27 pomeriggio,
come sopra riferito e documentato, in Acqui rimase la SAN MARCO e fino
al 29 continuarono a transitare senza ostacoli truppe della SAN MARCO dirette
ad Alessandria.
A conferma di questo fatto
è riportato a pagina 97 del teso dell'ANPI, e sui volumi "SAN
MARCO" a pagina 490 e 1301 un manifesto fatto affiggere in data 26
aprile a cura del Comitato di Liberazione Nazionale che al punto 5 precisa:
"Nei prossimi giorni continuerà l'esodo e il passaggio di truppe,
che non devono essere disturbate. " Questa disposizione, da una parte,
per la data in cui viene emessa, conferma la ricostruzione cronologica
risultante dal diario di Guerra della Divisione, e dall'altra, per il suo
contenuto, non legittima la situazione presentata nel testo ANPI di forte
tensione e di cacciata delle truppe della R.S.I., e di conseguenza la decantata
e sofferta "Liberazione di Acqui" si riduce ad una entrata in
Acqui dei reparti partigiani armati dopo il transito delle truppe della
San Marco.
SAN MARCO N. 21. Luglio-Settembre 1998
(Indirizzo e telefono: vedi PERIODICI)